VISIONARIA 2024

Intervista

L’abstract concettuale del progetto nasce dall’intelligenza artificiale, vision generata dalla coniugazione di prompt che narrano storie di tessuto, uncinetti, fili per arrivare a nuove forme di design di allestimento concepiti come luoghi esperenziali e identitari. Il tema si rende complesso perché il progetto tenta di coniugare manualità e l’artificio dell’Al partendo dai ricami di “macramè” che si definiscono “arte che le macchine non possono replicare”. Tale assioma ha generato stampe in tele circolari ricamate in Al e arazzi digitali mutevoli come nuove forme di relazione per forme a confronto con gli uncinetti veri fatti a mano da designer internazionali.
Gli spazi sono scanditi da telai in legno e tessuti verticali che evocano i fili tesi dei telai nella fase in cui bisogna ancora tessere l’intreccio.
Progetto evocativo di un legame ancora da costruire.

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SOSTENIBILITÀ

90% di materiali da recupero

I materiali provengono da eccedenza di magazzino di alcune industrie del territorio. Il progetto nasce quindi dalla volontà di riusare la materia in altro modo reinventandone la forma e l’uso.

Da diversi anni, il progetto Visionaria inoltre esprime il concetto “ZERO WASTE” riusando tutti gli elementi progettuali e riconfigurandoli in altro senza gettare nulla.

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